La tarantella e il suo veleno
Non loro, se non noi siamo intrappolati nella prigione del popolo. Non c'è stato e non ci sarà giudizio, forse sentenza per la musica che suonano dalle alte sfere e siamo condannati a ballare. Perché balliamo in questo almanacco senza data di scadenza fino la agonia del pane raffermo, guardando genocidi in streaming senza complessi e impunità finché il delirio si espande felicemente da Washington a Pechino. Non so, tuttavia, quando e come, ma qualche volta credo che questa irragionevolezza si guarderà le mani dopo aver sentito un'esplosione di realtà. E capirà che la musica non è più sua e la danza il risultato dei suoi ciechi atti. Sarà l’ora della tarantella e il suo veleno.
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